venerdì 2 settembre 2011

Thira

Cosa spinge un backpaper a Santorini? Posto turistico, zeppo di crocieristi armati di macchine fotografiche usa e getta, pieno spesso fino a scoppiare. Il fatto è che un backpaper, in realtà, va a Thira. Non a Santorini.Thira è il nome arcaico di questo cratere parzialmente sommerso nel mar Egeo, su cui l'uomo ha realizzato un capolavoro architettonico. Sul ferry che mi porta da Naxos alla perla delle Cicladi, incontro Despina, anche lei sola in giro per questi paesaggi tra sogno e realtà, e Irini, nativa di Santorini, che ci spiega come viaggiare per la sua isola senza scadere nel turismo massivo.
"Thira ine peninda pende kilometra mono". Parla scandito, per far capire anche me: soli cinquantacinque km di roccia vulcanica a picco sul mare. "Ke ine poli grafikò - very typical" traduce vedendo la mia aria interrogativa "alla...para turistikì sto augustu...". Fortuna e maledizione di questo angolo di paradiso: immunità dalla crisi, ma affollamento. "Pou ine ligotero turistikò?" abbozzo io in un improbabile greco. Lei mi sorride: "Winery areas - mi indica la cartina su una cartina l'area tra Fira e Kamari, dove la fertilità del terreno vulcanico ha reso l'isola uno dei principali produttori di vino d'Europa. "And north of Oia: polì grafikò is that part".
Nei giorni passati su questo lembo divino sospeso tra cielo e mare, mi è tornato spesso in mente l'aggettivo che Irini continuava a sottolineare: polì grafikò. Mi rimbalzava nei pensieri nel significato che intendeva lei: caratteristico, tipico, etnico. Come non darle ragione, quando ti trovi su una barca di legno in balia delle onde, con un tizio che ti ripete "Red beach, endaxi?" per raggiungere una spiaggia remota, o mentre una signora vestita di nero ti spiega a gesti che la sua casa dista un centinaio di scale ripide e ha bisogno di aiuto con la sporta del pane, o quando la stessa signora ti regala un grappolo d'uva e ti sussura "ise mia poli orei koritsaki".  Ma l'ho pensato spesso anche nell'accezione italiana: grafico. Perfettamente grafico. Talmente perfetto da chiedersi come possa ripetersi ogni giorno uno spettacolo di quel tipo: un mare blu intenso, un cielo terso, villaggi ordinati sull'orlo della caldera, con i loro colori sgargianti, immersi nei profumi di migliaia di fiori diversi, che ne esaltano ulteriormente la cromaticità. Poli grafikò: ancora una volta la saggezza millenaria dei greci ha fatto centro e in due parole ha riassunto la magia sconfinata di Santorini. Unica, nonostante tutto. Accattivante, nonostante tutto. Indescrivibile, nonostante tutto.  

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