sabato 8 gennaio 2011

Mail a destinatari nascosti

Salam Alaikum amici.
Il sole sta sorgendo a Sidi Bouzid. Il ché è uno degli spettacoli più belli del mondo, anche se non è incluso nella lista dei patrimoni dell'umanità. Certo, perchè chi cazzo conosce Sidi Bouzid all'UNESCO?
Ricordo in particolare un'alba: quella che vedemmo in cinque, dopo la festa per la nostra laurea. Chi era presenta ora probabilmente sentirà un moto di commozione. Eravamo ubriachi d far schifo, am di gioia. E intontiti per la musica, il fumo e tutti i complimenti hce avevamo ricevuto. Ce l'avevamo fatta: noi, dal più remoto posto di una delle più remote nazioni, ci eravamo laureati. Alla faccia di Wall Street, e di Oxford e tutto il resto. Ora tre di noi sono a Parigi a fare i netturbini sotto la pioggia e a ricevere gli insulti di chi è nato dalla parte giusta del mondo. E gli altri due, bhé...noi non riceviamo insulti e vediamo la pioggia alla televisione del caffé sulla piazza, quando abbiamo i soldi per una bibita gasata. E siamo nel nostro paese, qui, in culo al mondo: nemmeno vicino al mare per prendere un di quelle navi della speranza o della morte -che dir si voglia-per tentare di raggiungere Lampedusa. E quell'emozione che abbiamo provato, all'alba del giorno dopo la nostra laurea, quando pensavamo che forse noi cinque avremmo fatto la differenza, bhé...quell'emozione è più sbiadita di una vecchia fotografia. Tanto sbiadita da essere a malapena un ricordo. Vi abbraccio amici, voi che siete qui a chiedervi perché esistete, se tanto non avete futuro e voi, che raccogliete l'immondizia parigina e che forse vedete nelle vite dei passanti ben coperti nei loro cappotti quel futuro che abbiamo sognato. Vi abbraccio e vi auguro, a tutti, un po' di quel futuro, almeno gli avanzi, almeno quel poco per rendere la vita degna. Non ci sarò, tra tanti al caffé sulla piazza, come ci eravamo ripromessi davanti a quell'alba lontana: a fumare insieme con i capelli bianchi e tirare le somme. No, non ci sarò, perchè dovrei raccontare di aver fatto il venditore ambulante. Sì, è così. A questo mi è servito laurearmi: a fare il venditore ambulante in un paese di morti di fame, dove non esiste nemmeno la pietà del primo mondo a garantirti un kebab ogni tanto. E poi vi dovrei raccontare che un giorno di metà dicembre mi hanno sequestrato quelle poche cianfrusaglie che cercavo di vendere invano. Eh sì, vi racconterei che sono un abusivo. Mi resta abbastanza dignità per evitarvi tanta tristezza. Vi abbraccio, amici, che il vento vi porti, come recitava quella canzone che tanto amavamo nel periodo dell'università. Che il vento ci porti.

NdR: il 17 dicembre Mohamed Bouaziz si è dato fuoco. Era laureato e faceva l'ambulante. La polizia gli ha sequestrato la merce. Da questo episodio terribile sono scoppiate proteste in tutta la Tunisia. Notizia di oggi del Corriere, che riporta inoltre di scontri pesanti in Algeria per il pane. Questo nei primi giorni del 2011. In pratica sta succedendo quello che aveva scritto il Manzoni nei Promessi Sposi. Solo che era ambientato nel Seicento, se non ricordo male. Queste righe sono dedicate ai giovani che ora sono dall'altra parte del Mediterraneo. Che sono come me: sognano, leggono, si incazzano, sono innamorati o soffrono per amore, piangono di rabbia, si stupiscono. Ma sono dall'altra parte di un fottuto braccio di mare e arrivano al punto di meditare gesti folli, disperati, come quello di Mohamed.


http://www.corriere.it/esteri/11_gennaio_07/scontri-nord-africa_ef234728-1a6d-11e0-91c1-00144f02aabc.shtml

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Abusivo poi. E il mondo che gli stava intorno non ha abusato della sua umanità?

Grazie perché non solo guardi lontano, verso chi è oltre un fottuto qualcosa. Vai tu stessa oltre quel fottuto qualcosa e guardi le cose da là.

C

Unknown ha detto...

Grazie del commento.
sai che questa storia mi ha un po' sconvolta...è da ieri mattina, quando l'ho letta, che ogni tanto mi torna in mente. se ci pensi era uno come noi, a me è quello che ha ferito. non era uno, per dire, in giri di delinuquenza o uno che senti meno vicino. era uno credo della nostra età più o meno. che aveva studiato, che cercava un lavoro. come noi. uguale.
altra cosa. la rivolta del pane in algeria.
ieri su repubblica ho letto che il 15% del pane prodotto in italia va buttato. ogni giorno. perchè nessuno lo compra. tu che sei un ingegnere e hai una mente più scientifica: non ti sembra una idiozia cosmica?

Anonimo ha detto...

Aver fatto qualche esame di ingegneria non rende la mia mente più scientifica =)
Comunque sembra parecchio il 15% accidenti! Il latte e altri prodotti saranno meno sprecati?
Sul ragazzo non ho molto da dire, se non annuire mentre ti leggo. Questo caso è particolare per vicinanza alla nostra strada.
Ma anche fosse stato dei giri di delinquenza, alla fine... molti delinquenti specialmente di microcriminalità, voglio sperare e credere che non lo farebbero se avessero altre possibilità.
Sempre una vita umana che finisce prima di... ecco appunto prima di che cosa? Che cosa ci fa dire: "La mia vita non è finita prima del dovuto. Bene." Perché ho sempre ste domande esistenziali? C

Unknown ha detto...

Ma, più che prima del dovuto è il modo.
Tipo: se uno si toglie la vita muore prima del tempo a qualunque età. Se uno giovane muore eprchè, che so, ha un incidente, non muore prima del tmepo..cioè..è il caso che lo porta ad avere l'incidente. il calcolo delle probabilità..no? o forse anche lì è prima del tempo - non so.
Sì i deliquenti nella maggior parte dei casi lo sono per disperazione.

stealthisnick ha detto...

http://altrimondi.gazzetta.it/2011/01/cibi-scaduti-tanto-spreco-un-p.html

Unknown ha detto...

Sul link di stealthisnick si vedono le %..Latte è meno, 3%..ma se si pensa ai posti della terra dove i bambini consumano il latte in polvere (...magari che necessita l'ebollizione dell'acqua..come fu lo scandalo africano). Certo, il latte è meno controllabile. Il pane basta farne meno, mi sembra evidente...

Anonimo ha detto...

Giustissimo ^_^

Anonimo ha detto...

Giustissimo ^_^